Amici dei Civici Musei di Verona APS

Amici dei Civici Musei di Verona APS

Rigaste Redentore, 2 - 37129 Verona (VR)

L’Associazione opera dal 1991 a fianco del Museo di Castelvecchio e quindi dei Civici Musei di Verona. Offre un modo di conoscere e vivere l’arte attraverso un rapporto di coinvolgimento che soddisfa il desiderio di contribuire alla vita culturale della città.
Missione
Contribuire alla conservazione e all’arricchimento del patrimonio museale della città; valorizzare e incrementare le raccolte dei musei e sostenerne le iniziative; organizzare incontri, visite, viaggi.
Attività
Trent’anni di opere donate ai musei cittadini, di restauri, di progetti di recupero e ampliamento – in particolare del Museo di Castelvecchio – di sostegno a mostre, di conferenze e convegni, di pubblicazioni, di progetti didattici scuola-museo, di iniziative del Gruppo Giovani.

PRESIDENTE

Isabella Gaetani Di Canossa

CONSIGLIO DIRETTIVO

Francesco Monicelli
Giovanni Colombo
Giulia Adami
Riccardo Ferrari
Elisabetta Malerba
Paola Marini
Giovanni Montresor
Anna Pasti
Angela Roncaccioli
Franco Sartori
Pietro Trincanato
Massimiliano Valdinoci
Stefano Vallani
Alberto Vignolo

CONTATTI

Tel: 045592712
Email: info@amicideimuseidiverona.it
Sito internet: https://www.amicideimuseidiverona.it/

I NUMERI DELL’ASSOCIAZIONE

Iscritti al 31 dicembre: 260
Soci GAMI:

LE OPERE

Scultura equestre di Cangrande I della Scala,1340 circa, Maestro dell'Arca di Mastino II, pietra di Avesa - Verona, Musei Civici., Museo di Castelvecchio

Eseguita nella prima metà del XIV secolo per decorare la sommità del monumento funebre del condottiero scaligero, la statua venne musealizzata nel 1909, sostituita in loco da una copia. Da allora, l’opera ha sempre ricoperto una posizione di prestigio all’interno delle collezioni civiche, trovando infine una straordinaria valorizzazione nell’allestimento operato da Carlo Scarpa negli anni Sessanta del Novecento.

Felice Casorati, La preghiera, 1914, tempera su fustagno, 130x120 cm, Verona, Musei Civici, Galleria d'Arte Moderna Achille Forti, inv. 25238 – 1C-3763

Il silenzio e un’aura rarefatta di sospensione avvolgono la donna immersa nella sua preghiera. Il linguaggio simbolista di Gustav Klimt – conosciuto in occasione della Biennale di Venezia del 1910 – aiuta Casorati a risolvere uno dei problemi cruciali della pittura moderna: il rapporto tra bidimensionalità e tridimensionalità, tra visione e realtà. Nel pieno della sua fase secessionista, questo sorprendente capolavoro documenta l’impeto dell’artista per la ricerca antinaturalista di Klimt, con la preziosità dei colori e le forme prive di volume, ma cariche di rimandi spirituali e simbolici. È infatti nella linea morbida e serpentinata dello Jugendstil che viene riconosciuta e rintracciata la natura dell’emozione e del sentimento. Felice Casorati assorbe tale lezione a Verona, dove matura il passaggio cruciale alle fasi successive della sua ricerca.

Erma in marmo bianco di giovane satiro, altezza 40,7 cm. Verona, Musei Civici, Museo Archeologico al Teatro Romano. N. inv. 29541

Erma in marmo bianco di giovane satiro ridente e coronato, di età romana imperiale. E’ stata rinvenuta nel 1837, durante gli scavi nel Teatro Romano di Verona ed è diventata modello per il logo del Museo Archeologico. Rappresenta il forte legame tra il Museo ed il monumento: il suo sorriso vivace è simbolico di una cordiale accoglienza al pubblico dei visitatori.