Amici del Parco Archeologico di Marsala

Amici del Parco Archeologico di Marsala

Via Ludovico Anselmi Correale, 12 - 91025 Marsala (TP)

Costituita il 18 dicembre 2011 da alcuni cittadini studiosi ed appassionati di archeologia, ha sede presso il Complesso Monumentale San Pietro e si propone di collaborare col Parco e il Museo Lilibeo per la realizzazione dei fini istituzionali di quest’ultimo. L’Associazione promuove ed organizza incontri con personalità del mondo archeologico, dell’ambiente, dell’arte, della storia e della cultura.
Tra le iniziative adottate figurano visite guidate, conferenze, viaggi socio-culturali, promozione di spettacoli incentrati su personaggi del mondo antico ed ogni altra azione finalizzata alla conoscenza e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali della città di Marsala con l’intento di connettere la città del passato, Lilibeo, con la città del presente.

PRESIDENTE

Violetta Isaia

CONSIGLIO DIRETTIVO

Violetta Isaia
Vitalba Pipitone
Paola Maria Di Pietra
Anna Maria Abate
Paola Lidia Abbonato
Giuseppe Lo Duca
Il Direttore Pro Tempore Del Parco Archeologico

I NUMERI DELL’ASSOCIAZIONE

Iscritti al 31 dicembre: 100
Soci GAMI:

LE OPERE

Immagine del Parco Archeologico di Lilibeo - Marsala

Il nucleo del Parco è costituito dall’Area archeologica di Capo Boeo che si estende per 28 ettari e si distingue per la sua ubicazione nel centro urbano e la presenza di un Museo al suo interno. Sede museale è il Baglio Anselmi, uno stabilimento ottocentesco per la produzione del vino Marsala. Dall’ingresso si dipartono due percorsi espositivi, uno dedicato ai rinvenimenti subacquei, mentre l’altro illustra la città di Lilibeo.

Nave Punica

È l’attrattore principale del Museo . Il relitto, scoperto presso l’imboccatura nord dello Stagnone di Marsala e recuperato dall’archeologa inglese Honor Frost, è di straordinaria importanza dal punto di vista storico e archeologico dal momento che il suo naufragio si collega alle vicende della Prima Guerra Punica (assedio di Lilibeo nel 250 a.C., Battaglia delle Egadi nel 241 a.C.)ed inoltre si tratta di un esempio, unico al mondo delle tecniche di costruzione delle navi fenicie e puniche.

Nave oneraria tardo - romana

Recuperata in prossimità dell’antica foce del fiume Birgi, risale alla fine del III – primi decenni del IV sec. d.C. La presenza di lucerne, di ceramica da mensa e da cucina e il rinvenimento di resti di animali destinati all’alimentazione dell’equipaggio, di ami da pesca e pesi da rete, costituiscono importanti testimonianze della vita di bordo.