Amici della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi

Amici della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi

Via Seminario Vecchio, 12 - 70024 Gravina in Puglia (BA)

L’Associazione Amici della Fondazione “E. Pomarici-Santomasi” di Gravina è una istituzione culturale di nobile e attivo volontariato. Nel suo lungo periodo di vita ha profuso impegni e conseguito risultati concreti per l’intero patrimonio storico-culturale di Gravina. Essa nacque nel dicembre 1982 e si diede uno Statuto nell’aprile del 1983 per sostenere l’Ente Fondazione “Pomarici-Santomasi”, che da tempo era in crisi, sull’orlo del collasso tra l’indifferenza dei più. Occorreva ridargli “ossigeno” culturale perché recuperasse la sua vitalità e il suo ruolo di autentico centro culturale gravinese. Tante energie giovanili sostennero la nobile azione. Grazie a essi, l’Ente Pomarici-Santomasi riprese vita e brillò di luce propria, e oggi ha una sua struttura interna e si muove su proprie direttrici. Gli Amici continuano nell’azione di far scoprire, fruire e utilizzare quanto è inedito, poco noto o mal conosciuto: essi sono una presenza viva e attiva nel volontariato culturale gravinese.

PRESIDENTE

Marisa D'agostino

CONSIGLIO DIRETTIVO

Marisa D'agostino
Maria Galella
Alessandro Ciurlia
Nicola Frascella
Franco Ardito
Nicole Amendolara

CONTATTI

Tel: 339 874 8609
Email: info@amicifondazionesantomasi.it
Sito internet: http://www.amicifondazionesantomasi.it/

I NUMERI DELL’ASSOCIAZIONE

Iscritti al 31 dicembre: 48
Soci GAMI: 2

LE OPERE

Fondazione E. Pomarici Santomasi, Palazzo sec. XVII

Appartamento. Salone di rappresentanza, espressione del lustro della famiglia .
E’ conservato nella stessa sistemazione (II metà sec. XIX) in cui avvenne la morte del Barone Ettore Pomarici Santomasi (1917). Soffitto ligneo, lampadario originale di Murano, coperta ricamata in seta sec. XVII; specchi e quadri sec. XVIII; mobili, mensole, sedie fine sec. XVII-principio sec. XVIII; pavimento prima metà sec. XIX .

Chiesa rupestre S. Vito Vecchio

Cavata nel masso tufaceo, a navata unica e grande abside, dotata di sedile sottostante, ingresso ad arco con ai lati piccolissime aperture: secondo recenti studi, un bell’esempio di architettura rupestre tardo-romanica.
Il sito originario è in area periferica di Gravina in Puglia; nel 1956 gli affreschi della chiesa rupestre, datati al XIII-XIV e considerati la “Sistina” della pittura rupestre in Puglia, furono staccati, restaurati in Roma, mostrati a Bruxelles e Atene, per poi tornare a Gravina nel 1967 ed essere ricollocati presso la Fondazione E. Pomarici Santomasi, in un ambiente del piano terra che ripropone il sito originario della chiesa in rupe.

Soffitto ligneo dipinto, tipico dell’edilizia abitativa nobiliare ed alto borghese.

Presentazione di figure femminili in medaglioni sovrastati da ricchi lampadari, in presenza di volatili e altri tipi di animali, vasi con fiori, putti, rosoni e ghirlande sospese su un fondo puntellato di color marroncino. Fine sec. XVII, inizio sec. XVIII.
Si trova nella sala d’esposizione dei reperti archeologici del Palazzo Pomarici Santomasi.
Testimonianza singolare di soffitto ligneo sopravvissuta a vari adattamenti, assente in altri palazzi di Gravina.