Associazione Amici dell’Accademia Carrara

Associazione Amici dell'Accademia Carrara

Via San Tomaso, 53 - 24121 Bergamo (BG)

L’Associazione Amici dell’Accademia Carrara, attiva dal 1928, ha sempre contribuito a tutelare, valorizzare e arricchire il patrimonio della Pinacoteca per metterlo a disposizione della città, anche sollecitando l’ininterrotta tradizione di mecenatismo privato.
Punti fermi dell’Associazione sono la storia, la tradizione, la continuità e l’amore per l’arte, alimentati con visite a mostre, a luoghi artistici di pregio, alla promozione di conferenze e dibattiti, al dialogo con gli amici di altri musei italiani e con le associazioni culturali cittadine al fine di rendere più visibile non solo l’Accademia Carrara, ma anche la bellezza dell’intera città di Bergamo. L’auspicio è che la Carrara diventi spazio vivo della città, nel quale tutti vogliano ritrovarsi e incontrarsi, nel nome della cultura e dell’arte.

PRESIDENTE

Flavia Conca

CONSIGLIO DIRETTIVO

Laura Bisutti
Paola Dolci
Irina Marieni Saredo
Lucia Patt
Daniela Plebani
Maurizio Sala Chiri
Gaia Siebaneck
Willi Zavaritt

CONTATTI

Tel: 3493767455
Email: ass.amici.carrara@gmail.com
Sito internet: https://www.lacarrara.it/chi-siamo/associazioni/

I NUMERI DELL’ASSOCIAZIONE

Iscritti al 31 dicembre: 137
Soci GAMI:

LE OPERE

Pisanello (Antonio di Puccio Pisano), Ritratto di Leonello d'Este, 1441 – 1444, tempera su tavola, 19.6x29.2 cm, Bergamo, Accademia Carrara, inv. 58MR00010, su concessione di Fondazione Accademia Carrara, Bergamo

Ultimo esponente del gotico internazionale, Pisanello fu a lungo al servizio di Leonello d’Este alla corte di Ferrara. L’impostazione di profilo riprende il modello delle medaglie antiche e i caratteristici tratti del volto sono indagati con precisione. Grazie alla recente donazione di Mario Scaglia è ora possibile ammirare in Carrara anche le medaglie con il profilo del marchese realizzate da Pisanello.

Giovan Battista Moroni, Ritratto di vecchio seduto, 1576 circa, olio su tela, 81.2x97.5 cm, Bergamo, Accademia Carrara, inv. 58AC00084, su concessione di Fondazione Accademia Carrara, Bergamo

La fama del bergamasco Moroni è legata soprattutto ai ritratti, che spiccano per l’analisi penetrante dei tratti fisionomici e per l’immediatezza psicologica. Il soggetto di questo capolavoro della vecchiaia dell’artista, giocato su una gamma selezionatissima di grigi, bruni e neri, potrebbe essere Pietro Spino, letterato e storico originario di Albino, come l’artista; interrotto nella lettura si volta verso lo spettatore con sguardo fiero e interrogativo.

Francesco Guardi, Il Rio dei Mendicanti, 1785-1790, olio su tavola, 15x19 cm, Bergamo, Accademia Carrara, inv. 81LC00107, su concessione di Fondazione Accademia Carrara, Bergamo

La vicenda del vedutismo veneziano si chiude con Guardi, che ai suoi dipinti consegna un’immagine suggestiva di Venezia, lontana dalle geometrie prospettiche e dalla luce tersa di Canaletto. Attraverso il disfacimento delle forme nel colore, Guardi giunge quasi a negare le radici architettoniche e prospettiche del genere. ‘Il Rio dei Mendicanti’, con figure e architetture che hanno la consistenza di fantasmi, è una delle più incantevoli vedute veneziane di fine Settecento.