Associazione Amici di Palazzo Collicola

Associazione Amici di Palazzo Collicola

Piazza Collicola, 1 - 06049 Spoleto (PG)

L’Associazione Amici di Palazzo Collicola viene costituita, il 28 febbraio 2020, con lo scopo di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale di Palazzo Collicola. In particolare affianca il Museo Carandente promuovendone la conoscenza attraverso incontri con personalità della cultura e dell’arte, l’organizzazione di conferenze di arte, storia e di ogni possibile manifestazione a scopo culturale che il museo possa ospitare. Promuove e svolge iniziative di carattere editoriale e pubblicistico con ogni forma di comunicazione possibile, promuove e svolge funzioni didattiche inerenti i vari aspetti delle finalità associative, con la possibilità di dare rilievo anche ad una guidata attività di recupero, restauro, conservazione e valorizzazione, istituendo borse di studio, premi, concorsi e simili. Promuove relazioni e contatti con Enti e Associazioni aventi finalità similari, italiane ed estere, e stipula accordi di collaborazione e volti ad attivare iniziative comuni nel campo dell’arte contemporanea. Promuove l’arricchimento delle collezioni e delle documentazioni favorendo l’acquisto e la donazione di opere e documenti significativi.

PRESIDENTE

Elena Attolico

CONSIGLIO DIRETTIVO

Salvatore Taverna
Lucilla Crainz
Maria Chiara Rossi Profili

CONTATTI

Tel: 3356333648
Email: info@amicidipalazzocollicola.it
Sito internet: https://www.amicidipalazzocolicola.it

I NUMERI DELL’ASSOCIAZIONE

Iscritti al 31 dicembre: 80
Soci GAMI:

LE OPERE

Le affinità patetiche

Leoncillo Leonardi “Le affinità patetiche”, 1962, ceramica policroma su base di legno
Leoncillo (1915-1968), il più importante artista spoletino del XX secolo, elesse la ceramica a materia esclusiva della sua opera plastica. Rappresentante di punta dell’informale italiano, creò straordinarie sculture antropomorfe o simili ad alberi in cui avrebbe concretizzato vere e proprie metafore esistenziali, facendo coincidere tagli, mutilazioni, lacerazioni della materia
con una condizione drammatica e personale, di cui l’opera. Le affinità patetiche è forse uno dei simboli più espressivi di tutta la sua produzione.

La Spezieria

Paolo Antonio Barbieri (1603-1649), La Spezieria, Olio su tela, cm 119 x 170, 1637 circa.
Il dipinto è stato realizzato nel 1637 da Paolo Antonio Barbieri, fratello del Guercino, e
ricordato dalle fonti come «pittore eccellente nel far pesci, uccelli, fiori, frutta». Dal suo libro dei conti risulta che il committente dell’opera fu lo spoletino Alfonso Palettoni, governatore di Cento, patria dei due pittori, e di cui si conserva un ritratto a Palazzo Collicola sempre attribuito alla loro bottega. La scena raffigura un garzone intento a schiacciare le sue spezie nel mortaio. Come indicano le etichette, i cassetti dell’armadio contengono cannella, zucchero e garofalo. Al di sopra sono poggiati dei vasi di vetro all’interno dei quali possiamo riconoscere
dei fagioli, delle nocciole, ma anche degli zuccherini, biscotti e le cotognate, un dolce all’epoca molto diffuso.

Red Yellow White Standing Mobile

Alexander Calder, Red, Yellow, Wttite, Standing Mobile, 1967, metallo dipinto
Considerato il più importante scultore americano del XX secolo, Alexander Calder (1898-1976) è celebre per aver inventato una scultura in metallo in grado di muoversi al minimo soffio d’aria, che Duchamp definì appunto mobile. Quello presente nella collezione della Galleria d’Arte Moderna di Spoleto, donato da Calder a Giovanni Carandente, che a sua volta donò alla
Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Collicola una ventina di altre opere dell’artista, costituisce una preziosa testimonianza di un genere di scultura che nessun altro museo italiano possiede del grande artista americano.