Società di Santa Cecilia Amici della Pinacoteca Nazionale di Bologna

Società di Santa Cecilia Amici della Pinacoteca Nazionale di Bologna

Via delle Belle Arti, 56 - 40126 Bologna (BO)

Prendendo il nome dal capolavoro ‘bolognese’ di Raffaello, l’Associazione nasce intorno al 1990 per iniziativa di Andrea Emiliani con l’intento di valorizzare e diffondere la cultura artistica legata all’ ingente patrimonio della Pinacoteca. Perfezionata giuridicamente nel 2002, ha sostenuto restauri, ricerche e studi, patrocinato manifestazioni espositive e pubblicazioni, organizzato visite e conferenze e fornito costante supporto alle iniziative istituzionali. Ha inoltre contribuito alle acquisizioni museali donando opere significative per la storia dell’arte cittadina e favorendo le donazioni di soci e di sostenitori che, a partire da Sir Denis Mahon, hanno arricchito le raccolte con dipinti dei Carracci, di Guercino, Reni, Cesi, Albani, Crescimbeni, Mastelletta. Per i soci si organizzano conferenze, visite, viaggi vòlti ad approfondire la conoscenza di artisti, collezioni e luoghi legati al patrimonio della Pinacoteca, privilegiando i meno noti o i più difficilmente accessibili.

PRESIDENTE

Maria Pace Marzocchi

CONSIGLIO DIRETTIVO

Pierangelo Bellettini
Silvia Camerini
Gian Piero Cammarota
Valentina Camorani Scarpa
Fabia Farneti
Maria Pace Marzocchi
Angelo Mazza

CONTATTI

Tel: 3356397544
Email: santacecilia.bo@libero.it
Sito internet: www.societasantacecilia.it

I NUMERI DELL’ASSOCIAZIONE

Iscritti al 31 dicembre: 113
Soci GAMI: 12

LE OPERE

Vitale da Bologna - San Giorgio e il drago, 1330/1335

La tavola reca l’iscrizione Vitalis in acrostico sulla groppa del cavallo. Nel 1950, quando fu esposta alla Mostra della pittura bolognese del ‘300 curata da Roberto Longhi, apparteneva alla collezione dello storico dell’arte Max Friedlander. Messo in vendita dagli eredi nel 1959, fu acquistato dallo Stato e destinato alla Pinacoteca Nazionale di Bologna. La tavola è stata rifilata su tutti i lati, soprattutto in alto e in basso, come indica la mancanza della fascia decorativa geometrica.

Raffaello Sanzio - Estasi di Santa Cecilia, 1515 circa

Dipinta intorno al 1515 a Roma, la pala fu inviata a Bologna e collocata sull’altare della cappella Duglioli nella chiesa di San Giovanni in Monte per la quale era stata commissionata e dove sarebbe rimasta fino alle soppressioni napoleoniche del 1797. Giunta a Parigi insieme a numerose opere bolognesi sottratte alle chiese secolarizzate, entrò nelle sale del Louvre dopo un viaggio avventuroso che causò danni alla superficie pittorica, necessitando di un intervento di restauro con conseguente trasporto su tela. A seguito della Restaurazione, sarebbe rientrata Bologna nel dicembre 1815, e dopo un anno di esposizione nell’ex chiesa di Santo Spirito collocata nella Quadreria dell’Accademia, poi Pinacoteca, dove è tuttora custodita. Rivoluzionaria nell’assetto spaziale e nel messaggio iconografico, è l’opera da cui la nostra Associazione ha tratto il nome e il logo.

Guido Reni - Strage degli innocenti, 1611

La pala fu commissionata nel 1610 dai conti Berò per l’altare della cappella di famiglia nella basilica bolognese di San Domenico, dove fu collocata l’anno seguente, restandovi fino alle requisizioni napoleoniche del 1796. Trasferita a Parigi e collocata nelle sale del Louvre, vi rimase fino alla Restaurazione. Rientrò a Bologna nel dicembre 1815 e dopo la mostra nell’ex chiesa dello Spirito Santo, nel 1817 giunse in Pinacoteca (allora Quadreria dell’Accademia) dove è tuttora custodita.